ALA Art Prize 2023 – Habitat un progetto di ALA FOR ART

6 Luglio 2023

BEA BONAFINI VINCE ALA ART PRIZE 2023, LA TERZA EDIZIONE DEL PREMIO DI ALA DEDICATO ALL’ARTE CONTEMPORANEA 

ALA For Art è felice di annunciare che il progetto Acque Amare (2023) di Bea Bonafini vince la terza edizione di ALA Art Prize, premio promosso da ALA – azienda leader in Italia e a livello globale nella logistica avanzata e nella distribuzione di componenti meccanici di precisione e minuterie per il mercato aerospaziale, aeronautico e per i mercati industriali ad alto contenuto tecnologico.

Il lavoro è stato selezionato dal Comitato Scientifico di ALA For Art che anche quest’anno è composto da Giovanni Carmine, Direttore della Kunst Halle di San Gallo e curatore di Art Basel Unlimited, Eugenio Viola, Chief Curator del MAMBO di Bogotà e Alessia Volpe, curatrice indipendente e Direttrice della Galleria Ciaccia Levi di Parigi. Bonafini è stata selezionata tra moltissimi artisti italiani e stranieri under 40 attivi su tutto il territorio italiano che hanno partecipato alla Open Call.

Anche quest’anno sono stati coinvolti nel processo di selezione del vincitore i dipendenti di ALA, che hanno partecipato alla votazione dell’opera che andrà ad arricchire la collezione permanente esposta negli spazi comuni dell’azienda.
Si rafforza, così, la relazione tra opera, artista e le persone che vivono gli spazi aziendali, stimolando un dialogo tra arte, impresa e creatività contemporanea.
Il tema della terza edizione di ALA Art Prize è Habitat, concetto multilivello e metafora per un ambiente ideale, fisico e relazionale, da indagare nelle sue molteplici articolazioni – naturali e artificiali, e implicazioni sociali e culturali.

Bea Bonafini risponde a questa indicazione con Acque Amare (2023), un progetto che fonde figure e miti legati all’ambiente marino con storie tratte da un lato all’immaginario partenopeo, dall’altro alla fertilizzazione incrociata delle culture del Mediterraneo.

Secondo il Comitato Scientifico di ALA Art Prize: «Il Teatro del Mediterraneo all’interno Mostra d’Oltremare sembra essere il contesto architettonico ideale per l’opera di Bea Bonafini, aggiungendo un nuovo capitolo alla fantastica iconografia presente nel palazzo sede di ALA. L’immaginario evocato dell’artista adatta, infatti, tematiche marine agli ideali estetici e filosofici del XXI secolo, suggerendo ad esempio l’idea di fluidità come perno centrale della nostra società.

In questo lavoro, Bonafini opera una duplice attualizzazione: una legata alla tecnica antica dell’arazzo, l’altra abbinata ad una riflessione iconografica di lungo corso, che dall’eredità di un passato mitologico immette nell’attualità del portato postumano.

Moderna Penelope, Bea intesse storie di donne e di mare, mitologie di guerre e di amori, storie raccontate e tramandate oralmente per millenni, che nel suo lavoro diventano intrecci di seta di bambù e lana, a ricordare che il Mediterraneo è da sempre luogo di scambi di tecniche e saperi.»

Nelle prossime settimane l’artista inizierà la produzione dell’opera che verrà presentata a settembre presso la sede di ALA nella Mostra d’Oltremare di Napoli.

Acque Amare (2023) entrerà a far parte della collezione ALA, insieme a Compianto sul Cristo Morto di Giulia Piscitelli, importante opera acquisita quest’anno attraverso l’ALA For Art Acquisition Program 2023, progetto avviato nel 2022 che contribuisce, insieme al Premio, ad arricchire la collezione aziendale.

Gli artisti in collezione: Alberto Tadiello (ALA Art Prize 2022), Mariangela Levita (ALA Art Prize 2021), Andrea Bolognino, Antonio Della Guardia e Giorgia Garzilli (ALA For Art Acquisition Program 2022), Giulia Piscitelli (ALA For Art Acquisition Program 2023).

BIO

Bea Bonafini (1990, Bonn, Germania) vive e lavora tra Londra e Barcellona. Ha conseguito un master presso il Royal College of Art di Londra nel 2016. 

Mostre personali del suo lavoro si sono tenute al Museo di Roma in Trastevere, Roma (2022); Setareh, Berlino (2022); Bosse & Baum, Londra (2022); Nosbaum Reding, Lussemburgo (2022); LAAA, Città del Messico (2022); Renata Fabbri, Milano (2021); Eduardo Secci, Firenze (2021); Operativa, Roma (2019); Chloe Salgado, Parigi (2018); Lychee One, Londra (2018); Zabludowicz Collection, Londra (2017).

Il lavoro di Bonafini è stato presentato in numerose mostre collettive che includono il Museo di Palazzo Abatellis, Palermo (2022); la Fondazione per l’Arte, Roma (2022); la Kristen Hjellegjerde, Londra (2022); The Artsy Vanguard Fourth Edition, Miami (2021); la Fondazione Sandretto, Guarene (2020); The British School at Rome (2019, 2020); Palazzo Reale Milano (2019); The Italian Cultural Institute, Londra (2018).

Le commissioni includono opere site-specific per Palazzo Abatellis, Italia; Jonköping Council, Svezia; Meta HQ, Regno Unito, La Berlugane-Maleki residence, Francia e Maison Estelle, Regno Unito.

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